Il corso parte da 20 iscritti
Contributo associativo €150
sei venerdì da marzo ad aprile 2022
per info scrivere a paroleakm0@gmail.com
Laboratorio di riscrittura creativa in forma di riscrittura; con approfondimento del linguaggio letterario e cinematografico
A cura di Francesco Romeo
«Non si è inventato più niente dopo il primo giorno e la prima notte. Cinque o sei tiritere sull’amore, sulla vita, sulla morte, sul nulla delle grandezze umane, ecc., sono state sufficienti a tutti i poeti di tutte le lingue e di tutti i tempi. E quindi uno non deve preoccuparsi se scrive quattrocento volte la stessa cosa, perché l’universo intero non è altro che una grande ripetizione».
T.Gautier.
L’attacco (inizio o incipit sono parole troppo morbide per una storia che finisce sotto un treno) di Anna Karenina ha pochi rivali. E Nabokov, ammiratore senza riserve del libro, cosa fa? Si prende carico, in Ada o Ardore, di reagire alla sua sacralizzazione, di spezzare l’incantesimo ribaltando quell’attacco. Non più “Tutte le famiglie felici si assomigliano; ogni famiglia infelice è disgraziata a modo suo”, ma “Tutte le famiglie infelici si assomigliano mentre le famiglie felici sono diverse tra loro”. Hanno cioè diverse determinazioni luminose: la felicità è uno scoppiettare di “individuali” sfumature.
Con questa prodezza da ruota panoramica, Nabokov ratifica il principio per cui nel campo della creazione tutte le capriole e i capovolgimenti sono autorizzati, tutte le eresie sono benvenute. Duchamps deforma la Gioconda solo perchè quel dipinto è più che una meraviglia retinica e, nel celeberrimo enigma del sorriso di Monna Lisa, tra i mille segnali aggrovigliati opta per quello che dice: “Forza, mettimi i baffi: tanto me ne faccio un baffo!”
Queste manifestazioni beffarde sono soltanto l’ipotesi estrema di un atteggiamento molto frequente nella storia di tutte le arti: un’opera che decide di rifarsi a un’altra opera (tutta o solo una parte); non con una vuota rimasticatura, ma con una rimeditazione del materiale prelevato dall’altra creazione artistica, e tuttavia in questo modo: dicendo qualcosa di nuovo.
Gli iscritti di questo corso avranno la possibilità di cimentarsi con una forma peculiare di scrittura narrativa: la riscrittura. Si tratta di un’operazione che che consiste appunto nella trasformazione di un testo di partenza mantenendo di tale testo alcuni elementi e cambiandone altri, e con cui lo status di lettore filtra in quello di scrittore. Un’opera già esistente che sarà piattaforma per un racconto da creare; che sbucherà nel vostro racconto. Ma non è tutto. Il concetto di riscrittura sarà inteso in un senso ampio, perchè se i testi prodotti dai corsisti saranno in tutti i casi dei racconti brevi, le opere di partenza non si limiteranno a opere letterarie: per una delle due esercitazioni previste, scene di film e di serie tv, scatti di grandi fotografi o tavole di fumetti o versi di cantautori si offriranno come occasioni per la realizzazione di racconti (l’altra esercitazione avrà invece per base o fonte un racconto letterario).
Elenco indicativo degli artisti di cui saranno evocate o indagate le opere:
- Marylinne Robinson
- Denis Johnson
- Goffredo Parise
- Silvina Ocampo
- Don De Lillo
- J. Updike
- Martin Amis
- Charles D’Ambrosio
- John Cheever
- Dorothy Baker
- Antonia Byatt
- Flannery O’Connor
- Henry Fielding
- Virginia Woolf
- Tommaso Landolfi
- James Ellroy
- Gertrude Stein
- Jermome D. Salinger
- Hermann Broch
- Raymond Queneau
- George Eliot
- Michelangelo Antonioni
- Antonio Pietrangeli
- Alfred Hitchcock
- Joel & Ethan Coen
- Jean-Pierre e Luc Dardenne
- Arnauld Desplechin
- James Gray
- Quentin Tarantino
- Francois Truffaut
- Otar Iosseliani
- Martin Scorsese
- Wong Kar-wai
- Stanley Kubrick
- Sofia Coppola
- Agnes Varda
- Kathryn Bigelow
- Tom Waits
- Morris & Groscinny
- David Mazzucchelli
- David Chase
- Phoebe Waller-Bridge